Interconnessione Sole-Terra
Dalla fine del 1800, era stato notato che l'attività solare poteva provocare effetti che interessavano le linee telegrafiche, e successivamente le comunicazioni radio. Tuttavia la scienza non aveva ancora verificato come questo potesse accadere.
Il primo settembre del 1859, una tempesta solare investì la Terra con sciami di particelle ad alta energia che causarono il più alto indice di una tempesta geomagnetica, quella attualmente considerata estrema. L’episodio, noto come "Evento di Carrington", dal nome dell’astronomo inglese Richard Carrington, ebbe l’effetto di sovraccaricare il campo magnetico terrestre tanto da far saltare l’unica "rete" allora esistente, quella telegrafica. Nel momento in cui le correnti geomagneticamente indotte produssero sulle linee un flusso elettrico eccessivo, gli operatori del telegrafo videro scoppiare le batterie e fondere i loro attrezzi elettromeccanici, fisicamente molto robusti. Si fusero anche i contatti in platino dei relè, e il platino si scioglie alla temperatura di 1.768 °C. La carica d’energia nell’alta atmosfera produsse uno spettacolare fenomeno di aurore boreali, visibili fino alle latitudini di Roma e dell’Avana. La rete telegrafica fu rimessa in funzione solo dopo un paio di giorni, quando tutto finì. Non ci furono ulteriori danni significativi perché non c’erano altre infrastrutture da danneggiare, la vulnerabilità era praticamente limitata ai circuiti elettrici e all’epoca l’elettricità si usava pochissimo.
Dal 1920 in poi, i radioamatori avevano chiaramente correlato la propagazione delle HF e la massima frequenza usabile (MUF) al ciclo solare.
Astronomi e fisici sapevano che esisteva una connessione Sole-Terra, ma senza dati osservativi diretti mancava la prova scientifica, almeno fino a quando non vedemmo per la prima volta il Sole dall'esterno della nostra atmosfera protettiva.
Negli anni 1970, i veicoli spaziali Voyager furono i primi a confermare l'esistenza del vento solare. Ma fu con il laboratorio spaziale Skylab che gli aumenti delle radiazioni e il vento solare furono collegati ai brillamenti solari, e vennero scoperte per la prima volta anche le espulsioni di massa coronale (CME). L'interconnessione Sole-Terra divenne finalmente un fatto verificato.
Da allora, numerosi satelliti e strumenti terrestri monitorano il Sole e il nostro campo geomagnetico in tempo reale.
Oggi, i radioamatori hanno una vasta gamma di informazioni solari disponibili via Internet che gli astronomi professionisti non avevano diversi decenni fa. Questa ricerca descriverà in modo essenziale come interpretarne i dati e riassumerà la terminologia riscontrata nei vari rapporti giornalieri e nei dati solari. Una parte della fisica solare che verrà esaminata è stata sviluppata dagli astrofisici più recentemente.